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"Dio è morto, Marx pure e il sindaco di Patrica non deve sentirsi tanto bene!!"

  • Immagine del redattore: comitatopatrica
    comitatopatrica
  • 7 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

[Fonte: vistodaqui ]

Piu' coerenza da parte del Sindaco di Patrica.

Fu questo il commento spontaneo suscitato dalle denunce che ci arrivarono  da  un gruppo di suoi concittadini in merito alla realizzazione di un nuovo plesso scolastico/campus in località Palmesi.

 In realtà lo pensammo quando, qualche anno fa, la stampa locale annunciava che l’uomo che si era battuto fino a poco tempo prima per la salubrità dell’ambiente contro l’inquinamento selvaggio, si era “ridotto” a cambiar partito, o meglio a cambiare radicalmente schieramento politico e ideologico, dal PD a FdI. Ma ora quel che ci stupisce è constatare come sia arrivato ad autorizzare e realizzare la costruzioni di un complesso scolastico in una delle aree più inquinate della Ciociaria. 

E’ una cosa  che ci appare decisamente contraddittoria, soprattutto per uno che  si elevava  a difensore del territorio contro ogni forma di inquinamento, nonché a fiero oppositore di qualsiasi tipo di industrializzazione selvaggia, e che ora dimostra di essere anche lui prono al cemento selvaggio. E definire la realizzazione del campus un ‘risultato grandioso’ è un po’ troppo, oltre che inutilmente pomposo, per un plesso scolastico che andrebbe a sostituire altri già attivi sul territorio patricano.

 Un plesso che sorgerà in una vallata-conca, cioè dove l’aria ristagna favorendo la concentrazione non solo degli effluvi maleodoranti provenienti dal depuratore consortile Asi, ma anche delle pm10 ed altri inquinanti, ritrovandosi a soli 500 metri da quanto di peggio un’ area industriale possa regalare, cioè uno dei fiumi più inquinati d’Italia, siti industriali classificati a “incidente rilevante per sostanze chimiche”, siti di trattamento e stoccaggio rifiuti, siti per la lavorazione di carcasse animali, una discarica immensa mai bonificata, progetti per la realizzazione di mega biodigestori e mega impianti di idrogeno verde  mai abiurati. 

Un territorio dove, vista la proposta regionale di revisione dei perimetri del SIN, si potrà tornare ad inquinare a iosa in nome del profitto industriale. Ci domandiamo se il sindaco di Patrica, che certo di una qualche amnesia deve soffrire, proprio non ricorda quello che molti suoi concittadini hanno fatto notare, e cioè che proprio nel posto dove sono cominciati gli scavi per la costruzione della scuola, sia stata realizzata una sorta di riempimento/discarica con materiali tutt’altro che “tranquilli”? 

Come è possibile che il primo cittadino di Patrica abbia ignorato che dai verbali delle dichiarazioni di Carmine Schiavone, pentito di camorra, l’area su cui è stato realizzato il campus sia stata utilizzata come area di sversamento  e interramento? Invitiamo gli organi preposti alla vigilanza e cura della salubrità del territorio  ad intervenire per tranquillizzare i cittadini, ed anche per chiedere, se carotaggi del terreno sono stati effettuati, di rendere pubblici i risultati, sempre per la massima trasparenza verso la tranquillità dei cittadini e la salute dei futuri scolari. Vorremmo quindi sapere dal Sindaco, perché lo chiedono i suoi concittadini, quanta necessità c’era di scegliere quell’area per il “Campus”? Era solo per la realizzazione del plesso scolastico oppure anche per la speculazione edilizia che potrebbe prendere piede in tutta l’area per le opere di urbanizzazione necessarie all’insediamento? Davvero non esistevano altri luoghi da utilizzare ? 

In attesa di risposte temiamo solo che a pagarne le conseguenze ritorneranno ad essere i cittadini e quei bambini che meriterebbero di essere tenuti il più lontano possibile da siti inquinati”.

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Piu' coerenza da parte del Sindaco di Patrica.


F.to I membri del direttivo del comitato civico "C'era una volta Patrica" .




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